La normativa italiana non vieta la fruizione delle ferie dopo un periodo di malattia, pertanto, quando il periodo di assenza è già stato concordato, può tranquillamente essere goduto anche se ci si è assentati precedentemente per una patologia.
Malattia prima delle ferie
Qualora la malattia perduri anche dopo l’inizio del periodo nel quale erano state concordate le assenze, il lavoratore continuerà a fruire della malattia, ed avrà diritto alla fruizione delle ferie non godute, pur risultando assente dal lavoro.
Nel dettaglio, possono presentarsi le seguenti situazioni:
- malattia verificatasi prima delle ferie già programmate: il lavoratore fruisce la malattia fino alla completa guarigione, ed ha pieno diritto di godere delle ferie in un secondo momento;
- guarigione dalla malattia durante le ferie collettive: una volta guarito dalla patologia, il lavoratore fruirà delle ferie restanti, e potrà recuperare successivamente le assenze non utilizzate.
Malattia durante le ferie
Qualora, invece, la malattia insorga durante le ferie, il decorso delle stesse è sospeso, a condizione che:
- la malattia sia stata comunicata all’azienda;
- sussistano i requisiti ai quali il contratto collettivo applicato subordina la sospensione.
Per quanto concerne le disposizioni degli accordi collettivi, essi non possono subordinare la sospensione delle ferie a seconda della durata della malattia, perché la durata della patologia, secondo la Cassazione [1], non è un criterio corretto per stabilire la compatibilità della malattia con le ferie.
Le ferie sono sospese dalla data della comunicazione al datore, e non dal primo giorno di malattia, salva la facoltà, per quest’ultimo, di accertare la compatibilità della patologia col godimento delle ferie: allo scopo, può richiedere all’Inps l’invio del medico fiscale, specificando nella richiesta di accertamento che il controllo è finalizzato ad accertare se la malattia è tale da consentire la sospensione delle ferie.
Per un approfondimento completo sulla visita fiscale, gli orari di reperibilità ed i casi di esonero, si veda la guida: Orari visita fiscale e casi di esonero.
Malattia: quando è incompatibile con le ferie?
Per assicurarsi che la malattia sia davvero incompatibile con le ferie, la patologia deve impedire al lavoratore il normale svolgimento della vita sociale ed individuale, e non solo lo svolgimento dell’attività lavorativa.
L’Inps considera interruttive delle ferie le seguenti patologie e situazioni:
- febbre;
- patologia per la quale è necessario il ricovero ospedaliero;
-
ingessatura di grandi articolazioni;
- malattia grave di apparati e organi.
Al contrario, non si considerano interruttive delle ferie le seguenti patologie e situazioni:
- cefalea;
- stress psicofisico;
-
sindrome ansioso-depressiva;
- in generale, tutte le patologie che trovano nelle attività ludico-ricreative un buon sostegno alla risoluzione della sintomatologia.
Ferie durante il periodo di comporto
In certe situazioni può accadere l’evento contrario, cioè che sia il lavoratore a chiedere le ferie, nonostante stia fruendo di un periodo di malattia, per non superare il periodo di comporto.
Il periodo di comporto è l’arco di tempo durante cui il dipendente in malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro (escluso il licenziamento per giusta causa): è chiaro che, quando ci si avvicina alla scadenza, il lavoratore ha tutto l’interesse a chiedere le ferie per spostare in avanti il comporto.
Tuttavia, il datore non è tenuto a convertire l’assenza in ferie, anche se deve tener conto dell’interesse del subordinato alla conservazione del posto.
[1] Cass. Sent. 15768/2000.
http://www.laleggepertutti.it/105243_si-possono-fare-le-ferie-dopo-la-malattia