Nel 1908 uno psichiatra svizzero Eugen Bleuler usò per la prima volta la parola schizofrenia (dal greco schizo – separare, e phrenie – mente), rivoluzionando il sistema di classificazione ottocentesco riguardo le psicosi schizofreniche che fino a quel momento ruotava intorno al concetto Kraepeliano (Emil Kraepelin) della Dementia Praeco x.
In realtà si deve evitare la confusione derivata dalle pittoresche trasposizioni cinematografiche della “pazzia” di genere. Parlando di “mente-divisa” sono infatti numerosi gli “abusi” del grande schermo che ci fuorviano dalla significativa conoscenza di questa patologia accomunandola molto spesso ad una problematica di “doppia personalità” o “personalità multipla”. Certo fa più scena, è intrigante e misteriosa allo stesso modo. Ma non è proprio la verità. Un fatto sicuro è che la schizofrenia viene da sempre usata come l’archetipo della malattia mentale.
Uff. Stampa APSILEF
Inf. L.F. Giovanni Trianni