Come in ogni famiglia, anche quella delle figure sanitarie si riunì intorno a un tavolo con tutti i membri della famigliola per collaborare alla stesura di un nuovo protocollo che avrebbe finalmente regolamentato l’iscrizione agli albi dei tecnici e periti dei tribunali.
Ma non tutti parteciparono… i “nobili” no, loro proprio no. Chissà perché… o forse sì sa il perché, ma apparentemente non è dato saperlo… peccato per i poveri “nobili” di provincia, che di denari ne spendono per esercitare l’arte infermieristica, forse vorrebbero sapere… ovviamente se qualcuno li considerasse!
Ma i cugini dell’arte sanitaria “nobile”, coloro che hanno le idee apparentemente chiare e che sono ancora riuniti intorno al tavolo, in attesa di esprimere i frutti dei lavori condivisi, avranno il coraggio di garantire ai propri iscritti il rispetto che si meritano senza influenze esterne?
Eh sì, i propri iscritti, vecchi e nuovi… chissà che ne pensano loro… intanto uno c’è che se lo chiede fin dal risveglio mattutino… e sicuramente anche dopo!
E notare che sui social, nelle riviste professionali, nei posti di lavoro, e persino al bar si parla di ETICA, RISPETTO e FIDUCIA… ma spesso con rammarico e nostalgia di tempi passati, dove il senso di appartenenza era un vero valore riconosciuto da tutti.
Poi un bel giorno di qualche anno fa un senatore e un onorevole e infine una Ministra, sulla scia del rinnovamento e nel rispetto della libera espressione professionale si adoperarono per far legiferare una e più leggi a rispetto della professionalità dell’Operatore Sanitario e, a garanzia del paziente, del corretto concetto di autodeterminazione del percorso di cura…
E via con una serie di provvedimenti a garanzia del rapporto di Fiducia che possa migliorare gli equilibri in tutti i percorsi di cura, aprendo di fatto la strada a una serie di norme che hanno portato anche noi cuginetti Fisioterapisti a unirci a tutti i tecnici che nel panorama Sanitario partecipano alla progetto comune di salute pubblica. Che bello!
Quante belle idee e quante belle parole… si parole, tante parole che vengono scritte, dette e pensate… che bello esprimere, che bello garantire nel tempo un concetto con l’affermazione scritta di parole che fissano la meraviglia di tante idee….
Ma con le parole si può formulare tanti illazioni, tante ipotesi e ovviamente esplicitare concetti o denunciare fatti….
Poi leggi un’infinità di acronimi che come paladini della sintesi aiutano tutti a rendere gli scritti più fluidi e sintetici tipo… FNOPI -FNO TSRM PSTRP – FNOPO ricchi di significato e carichi di storia, di energia professionale che è l’espressione vera di ogni singolo professionista. Cioè colui che nelle federazioni ritrova ideali, regolamenti, garanzie, tutela professionale, opportunità, rappresentatività … che belle parole….
Ma le parole devono avere anche un senso e forse … in certi casi, il senso della realtà è alterato da volontà supreme di “nobili” pensatori che in una FANTADEMOCRAZIA associativa si dimenticano dei significati che le stesse parole possiedono, creando inevitabilmente un cortocircuito nei valori….
Ma se proprio l’ordine dei “nobili” ha dimostrato di non garantire ai propri iscritti il rispetto dei valori che un bellissimo codice deontologico, che anche lo stesso ordine è tenuto al rispetto, descrive e sancisce perentoriamente a garanzia dell’interesse di pazienti e soprattutto degli iscritti….
….possiamo noi Fisioterapisti credere che un’ordine multi-professionale, nuovo per noi, possa tutelare la nostra professione?
Si, la risposta per me è SI, ne sono sicuro! Sicuro che il nostro nuovo presidente del Maxi-ordine sarà rispettoso dei principi etici e di lealtà corporativa, a garanzia di tutte le professionalità, senza scivolare “nell’onnipotentismo” che porta alcuni, con modalità autoreferenziali, a porsi in cima all’olimpo e calare nella nebulosa decisionale accordi che garantiscono sicuramente certezze solo a pochi… magistrali…
Chissà se il consiglio forense e il consiglio superiore della magistratura vorrà far calare dall’alto la volontà di una federazione ormai lontana dai propri iscritti anche a noi poveri non “ nobili”…
Chissà se un protocollo firmato dalle associazioni di categoria possa essere stravolto solo per volontà del singolo pensiero “nobile” e con la compiacenza di alcuni e il silenzio omertoso di altri….
Chissà se almeno noi tecnici potremo un giorno dimostrare ai “nobili” che possediamo più coerenza e rispetto per i nostri iscritti….
Chissà se almeno queste parole possano non rimanere solo nel cuore speranzoso del tecnico Sanitario che al risveglio crede ancora nella professione tecnica sanitaria Legale e Forense.
Chissà…chissà…
…. e come dicono le sagge nonnine – chi vivrà vedrà!-
Dott. Marco Castioni, Fisioterapista ed Osteopata, Membro Consiglio Direttivo APSILEF.