L’ aut-aut di FNOPI
La FNOPI pretende che un…omissis..hmmm…iscritto,… omissis…hmmmm…infermiere non …
hmm….esprimere in modo…omissis…hmmm…condotta….omissis…hmmmm..quando…omissis…
hmmm..sui social. Un perentorio aut-aut…omissis…in quanto…omissis…hmmm…perché…omissis…
hmmm…omissis…forse sarò….omissis…improprio. Vorrei perciò…omissis…bacchettarmi…omissis…
hmmm…, e mi chiedo se, …omissis…hmmm…faccio bene…omissis…hmmm, se mi… omissis..hmmm… autocensuro. Anzi a maggior ragione penso… omissis… hmmm… bene, in modo da…omissis… hmmm.., bavaglio che…omissis… hmmm…mi fermi le parole… omissis… hmmm…e i pensieri.
La libertà… omissis… hmmm… dico, la… omissis… hmmm… inopportuna… omissis… hmmm.., per il decoro,… omissis… rispetto… hmmm, …guai a me…. omissis… hmmm…a noi… omissis…hmmm.
La mia… omissis… hmmmm… cognizione… omissis… hmmmm… di causa, ….mortificato… omissis…. hmmmm… in quanto non… omissis… io forse… hmmmm… ledo con … hmmmmm… mia critica. Ma chi…..omissis….hmmmm…la mia immagine? Omissis…hmmm…mio sentimento? Omissis…hmmm…la mia professione? Omissis… hmmmm… pensiero..?
Il diritto di critica… omissis… hmmm… sacrosanto, …omissis…. è libera… hmmm…e vola alta su… omissis… hmmm… come filo spinato… omissis! Ommissis…censura..hmmm!
O forse dopo aver…. omissis… hmmm… lo stesso percorso, …omissis… hmmm, come “neonato”… omissis… hmmmm… abbandonato a sé stesso, …. stracciato …omisssis…hmmm del MIUR che con …omissis… ora non più… hmmm… i nostri soldi ….omissis, …hmmm… Perchè?
L’articolo 21 della … omissis … hmmmm … italiana dispone che “diritto … omissis … liberamente il proprio pensiero con…omissis..parola…hmmm, lo scritto e…omissis… hmmmm…. altro mezzo di diffusione”.
La mia… omissis… hmmm, non… omissis… libertà di opinione..non. è…omissis…mai…insulto…hmmm.
Libero me stesso… omissis… hmmmm… stampa…. autorizzo… hmmmm… a dire ciò che penso…omissis.
Nessuno su di me….omissis … hmmm… ledere…. omissis….i miei principi … omissis … il mio sapere che … omissis … hmmm … mio sacrificio … omissis … come voi.
Ho provato ad autocensurarmi. Impossibile manovra, se col pensiero corro, e il cuore è violento.
Qualcuno ci vuole così, qualcuno, arrivati all’angolo della professione, ci impone di non svoltare, né a destra, né a sinistra, non ci consiglia neanche di tirar dritto, ma ci sta obbligando a tornare indietro sui nostri passi. Ci avvisa che avevamo tutto sbagliato; la via non era quella giusta.
Ma cosa più orrenda: chi mai l’aveva indicata? Lo sappiamo bene!
Dico quello che penso, impossibile imbavagliare un sentimento così vivo, così intriso di voglia di sapere, di vita, di emozioni che il nostro “umile” ma prezioso lavoro ci impone dolcemente.
Dico di ciò che amo, e fatelo anche voi.
Nessuno mi imbavaglia il pensiero ed il cuore!
Ufficio Stampa APSILEF Inf. Legale Forense Giovanni Trianni