Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di un’Infermiera legale forense in servizio in un’Azienda del Veneto. Ne seguiranno molte altre di ogni Profilo Professionale a cui daremo spazio per rappresentare la triste realtà che le Professioni Sanitarie stanno vivendo in questo momento storico molto critico e che ha già creato troppe vittime innocenti, non eroi!
Siamo i nuovi eroi, medici e infermieri.
Ma che eroi!??
Abbiamo fatto una scelta di vita e vogliamo continuare a fare il nostro lavoro senza che nessuno si intrometta nel quotidiano che ci appartiene. Non vogliamo medaglie, tantomeno medaglie alla memoria!
Io voglio continuare a vivere e lavorare, ma lavorare in sicurezza per me, per la gente che assisto, per la mia famiglia quando torno a casa.
Questa mattina finito il turno di notte, alle ore 7, notavo che alla reception non vi era nessun controllo, ma nel contempo decine di persone entravano dagli accessi secondari. La notizia è che c’è una nuova regolamentazione per la visita parenti. Perfetto, mi dico! Ma vale per tutti??? No, assolutamente!
C’è ancora gente con lasciapassare che va e viene, come le assistenti notturne che, come questa notte dormono 10 ore accanto al paziente. Mi guardavano di traverso nell’oscurità, se per caso avessi avuto bisogno di fare qualche procedura sul “loro” paziente “inutilmente sorvegliato”.
Pazienti di serie A e pazienti di serie B: raccomandati i primi, non considerati i secondi.
Solo quando tutti indistintamente rispetteranno le regole, noi, nuovi eroi, potremo essere sicuri di entrare e uscire dal nostro lavoro con la sicurezza e la tranquillità di chi sa di avere nelle proprie mani la vita dei pazienti assistiti. Ma anche e sopratutto per la nostra vita. Gli eroi sono sotto terra!
Io sono viva, e voglio continuare a vivere! Esigo di essere messa nelle condizioni di lavorare in massima sicurezza, per dare a mia volta massima sicurezza di cura.
Mio malgrado, al ripetersi di situazioni di assoluta mancanza di rispetto dei miei diritti di lavoratrice, non potrò fare altro che procedere con le dovute misure che la legge mi consente.
Infermiera legale forense Veneto