Ora più che mai le “competenze” tanto sbandierate devono essere pretese, non si può lasciare che la divulgazione scientifica venga affidata agli “opinionisti” o “esimie influencer”, non si può e non ce lo possiamo permettere.
Oltre alle “fake news”, il pericolo più grande sono i “ciarlatani” o “venditori di fumo” che deridono chi ha studiato anni in specifici ambiti e pensano di poter dire la loro dopo essersi informati cinque minuti su Google.
Bisogna richiamare tutti in questi momenti alla sobrietà, consapevolezza e responsabilità delle proprie parole ed azioni.
Non si è in un reality e non vi è nessun televoto e nomination, siamo nella vita reale dove le persone che muoiono non sono solo numeri e il personale sanitario non è da vedere come “eroe del momento”, ma come professionisti che svolgono da sempre il loro lavoro con dedizione a cui va tutto il nostro ringraziamento.
Prendiamo coscenza, l’unica cosa da cui isolarsi è l’ignoranza.
Francesco Paolucci, Ufficio Stampa APSILEF.