Sembrerebbe una contraddizione in termini ma riassume in modo magistrale la situazione paradossale in cui ci hanno messo con l’accordo FNOPI-CNF-CSM.
Ora a pensar male si fa peccato, ma come giustificare un “casotto” di tali dimensioni.
Pensare di “limitare” o peggio “monopolizzare” alcuni ambiti della professione a pochi “fortunati”.
Il dubbio che pervade è che l’unico modo che si è trovato per mantenere i “privilegi” sia “ostacolare” tutti gli altri.
Bisogna strappare a tutti i costi questo velo di autoreferenzialità che alcuni vertici infermieristici sentono innato (imparando dagli altri se occorre.. vedi FNOPO-TSRM-PSTRP).
Tutto ciò evidenzia in talune condizioni tutta la superficialità con cui vengono firmati accordi vitali per la nostra professione.
Nulla valgono gli avvisi “Te l’avevo detto”…..eppure è molto semplice ….”ascolta”.
Ancora una volta crediamo di essere “sepuriori”, ma difficilmente riusciamo ad essere i primi della classe.
FNOPI non pensare all'”ottimo”, pensa al bene dei tuoi infermieri.
Francesco Paolucci, Ufficio Stampa APSILEF.