Eppur si move! è una frase celebre della lingua italiana. La frase sarebbe stata pronunciata da Galileo Galilei e riassume tutta la forza di volontà dell’uomo di opporsi a visioni errate seppur fortemente imperanti.
Il silenzio assordante da parte della FNOPI (nel pieno del dubbio FNOPIco da cui è tormentata) non può tramutarsi in un immobilismo e rassegnazione da parte dei professionisti legali e forensi su un accordo, come ribadito, palesemente sbagliano e discriminatorio.
Le criticità sostanziali e formali evidenziate nell’accordo FNOPI-CNF-CSM non possono non essere evidenziate, analizzate e soprattutto non possono essere celate alla comunità professionale, che vede sistematicamente rimessi in discussione principi cardine della formazione post-base.
Essere “specialisti” dovrebbe far intendere nel destinatario delle cure una “titolarità” di competenze di tipo “esclusivo” non rivendicabili da altri, mentre sembrerebbe normale annullare questo concetto (fisiologico in altre discipline e non rinegoziabile).
Per la professione infermieristica risulta però essere la regola, creare specialisti del “nulla” sembrerebbe la chiave di lettura di questo diabolico modus operandi che ormai molti hanno rinunciato a contrastare.
Come una moderna visione “tolemaica” che si cerca di propagandare alle nuove generazioni ed a cui nessuno sembrerebbe opporsi.
Alla luce di tutto ciò non si può non unirsi al pensiero Galileiano “Eppur si muove!”, a testimonianza che le idee, le posizioni e i principi possono scardinare sistemi all’apparenza immutabili come una moderna rivoluzione copernicana da difendere con dedizione e perseveranza.
Francesco Paolucci, Ufficio Stampa APSILEF.