Cassazione 30-10-2008, n. 26239
Lavoratore che opera una falsa timbratura del badge aziendale.
La giurisprudenza ha ritenuto che il comportamento tenuto da una lavoratrice che fa timbrare ad una collega la propria cartolina-orologio di ingresso, utilizzata per rilevare la presenza nel luogo di lavoro prima di accedervi, è di gravità tale da costituire una giusta causa di licenziamento perché idonea a ledere il vincolo fiduciario, anche se non è derivato alcun danno patrimoniale al datore di lavoro.
Cassazione 23-8-2006, n. 18377
Analogamente, è stato considerato legittimo il licenziamento di un lavoratore che aveva fatto uso, pressoché quotidiano, in sede di timbratura del cartellino in entrata ed in uscita, di una scheda magnetizzata diversa da quella personalizzata fornita dall’azienda, e tale da non consentire l’individuazione della persona. Il comportamento è stato ritenuto particolarmente riprovevole perché diretto a trarre «in inganno l’azienda (non consentendo alcuna identificazione della persona che timbra) pur dando l’impressione a coloro che sono presenti all’atto della timbratura che tutto avvenga in modo perfettamente regolare» (Cass. 23-8-2006, n. 18377).