Con la sentenza n° 1302 il Tribunale di Cagliari, il 6 ottobre 2015, ha stabilito che il demansionamento, oltre a costituire un grave inadempimento contrattuale, può essere la causa di un danno non patrimoniale risarcibile.
Il ricorso è stato proposto da un gruppo di infermieri dipendenti dell’ASL. Il Giudice ha altresì chiarito che nel caso in esame deve ritenersi sussistente il danno all’immagine professionale ed alla dignità personale dei lavoratori, connesso al comportamento illecito della parte datoriale.
In altri termini, il Giuidice ha di fatto riconosciuto agli infermieri il diritto ad essere risarciti “economicamente” per il danno non patrimoniale. Secondo il Giudice il demansionamento e la dequalificazione determinano una vera e propria “mortificazione” del lavoratore, lesiva della sua dignità e immagine personale e professionale. Per la prima volta un tribunale non si è limitato a vietare all’azienda di sfruttare il personale infermieristico per mansioni spettanti a profili professionali appartenenti alle categorie A, B, BS, e C, giustificando il tutto con la carenza di personale, ma ha anche imposto alla Direzione di versare un risarcimento economico per il danno d’immagine subito dalla figura professionale dell’infermiere.
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